Materiali plastici in architettura: proprietà e applicazioni

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Lontano dall’essere considerati un’alternativa economica e di scarsa qualità, i materiali plastici in architettura rappresentano oggi una delle frontiere più dinamiche e innovative della progettazione. Grazie a decenni di ricerca e sviluppo, i polimeri moderni offrono una combinazione di leggerezza, resistenza, durabilità e libertà formale che non ha eguali in molti materiali tradizionali.

Questa versatilità permette ad architetti e designer di esplorare soluzioni estetiche e funzionali audaci, dalle facciate traslucide che giocano con la luce a coperture pneumatiche di dimensioni monumentali. Comprendere il potenziale di questi materiali significa aprire le porte a un nuovo modo di concepire l’involucro edilizio e gli spazi interni.

In questo articolo esploreremo:

  • Le proprietà uniche che rendono i polimeri così versatili.
  • I principali tipi di materiali plastici usati in progetti iconici.
  • Le applicazioni concrete, dalle facciate alle finiture interne.
  • La cruciale sfida della sostenibilità e del riciclo nel settore.

Le proprietà dei polimeri moderni

I materiali plastici in architettura si sono affermati grazie a un pacchetto di prestazioni difficilmente raggiungibile con altri elementi. La leggerezza è forse il vantaggio più evidente: materiali come l’ETFE o il policarbonato hanno un peso notevolmente inferiore al vetro, consentendo di ridurre il carico sulle strutture portanti e di realizzare coperture di grande luce con un impatto strutturale minimo.

A questo si aggiunge un’eccezionale libertà formale. I polimeri possono essere estrusi, stampati o termoformati per creare forme complesse, curve e organiche, liberando la creatività del progettista dai vincoli dei materiali rigidi. La loro resistenza agli agenti atmosferici, alla corrosione e agli urti li rende inoltre estremamente durevoli, riducendo i costi di manutenzione nel tempo.

Infine, la capacità di controllare la trasparenza, la traslucenza e il colore permette di gestire la luce naturale in modi innovativi, creando effetti suggestivi e migliorando l’efficienza energetica degli edifici.

Materiali plastici in architettura: policarbonato, ETFE e polimeri innovativi

Nel panorama dei materiali plastici in architettura, alcuni polimeri sono diventati protagonisti di opere iconiche. Il Policarbonato (PC), disponibile in lastre alveolari o compatte, è celebre per la sua resistenza e per la capacità di diffondere la luce in modo omogeneo. Un esempio magistrale del suo utilizzo è il Laban Dance Centre a Londra, progettato da Herzog & de Meuron, la cui facciata in policarbonato colorato crea un’aura luminosa e cangiante (Fonte: Sito ufficiale di Herzog & de Meuron).

Ancora più spettacolare è l’ETFE (Etilene Tetrafluoroetilene), un film sottilissimo e trasparente usato per creare “cuscini” pneumatici leggeri e resistenti. L’esempio più famoso è l’Allianz Arena a Monaco di Baviera, sempre di Herzog & de Meuron, la cui intera facciata è composta da cuscini in ETFE che possono essere illuminati con colori diversi, trasformando lo stadio in una gigantesca scultura luminosa (Fonte: Allianz-arena.com). Questi materiali dimostrano come la plastica possa essere nobilitata per diventare l’elemento chiave di architetture d’avanguardia.

Applicazioni d’avanguardia

L’impiego dei materiali plastici in architettura non si limita a pochi progetti iconici, ma si estende a una vasta gamma di applicazioni funzionali ed estetiche. Le facciate ventilate realizzate con pannelli in composito o in HPL (High-Pressure Laminate) sono una soluzione sempre più diffusa per migliorare le prestazioni energetiche e rinnovare l’estetica degli edifici esistenti.

Le coperture trasparenti in policarbonato o PMMA (metacrilato, o Plexiglas) sono la scelta ideale per serre, centri commerciali e complessi sportivi, dove è fondamentale massimizzare l’apporto di luce naturale. Negli interni, i polimeri trovano applicazione nei pavimenti vinilici (LVT), apprezzati per la resistenza e la facilità di posa, nelle pareti divisorie in acrilico satinato per garantire privacy senza bloccare la luce, e in innumerevoli componenti di arredo e design. Persino il comune PVC gioca un ruolo cruciale nella realizzazione di serramenti ad alte prestazioni termo-acustiche, dimostrando la pervasività di queste soluzioni.

Riciclo, durata e futuro dei polimeri

In un’epoca di crescente sensibilità ambientale, è impossibile parlare di materiali plastici in architettura senza affrontare il tema della sostenibilità. È fondamentale distinguere i polimeri durevoli, progettati per avere un ciclo di vita di decenni, dalla plastica monouso. La longevità di un serramento in PVC o di una facciata in policarbonato è di per sé un fattore di sostenibilità. Inoltre, l’industria si sta muovendo con decisione verso un’economia circolare.

Il riciclo sta diventando una pratica consolidata, con la creazione di nuovi prodotti per l’edilizia a partire da plastica post-consumo. Un esempio innovativo è stato il The People’s Pavilion, costruito per la Dutch Design Week, realizzato interamente con materiali presi in prestito, tra cui tegole in plastica riciclata. Il futuro dei polimeri in architettura è legato alla loro capacità di essere non solo performanti e versatili, ma anche parte integrante di un ciclo edilizio responsabile e a basso impatto ambientale.

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