Materiali ecologici nell’architettura per una scelta consapevole

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L’impiego di materiali ecologici nell’architettura rappresenta oggi non più una scelta di nicchia, ma una necessità improrogabile per rispondere alle sfide ambientali e costruire un futuro sostenibile. Questo approccio, che unisce sapientemente tradizione e innovazione, mira a ridurre l’impatto ambientale degli edifici lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla produzione dei materiali fino alla loro dismissione.

Scegliere materiali ecologici significa privilegiare risorse rinnovabili, riciclate, a basso consumo energetico e non nocive per la salute di chi abiterà gli spazi. In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa si intende per materiali ecologici, analizzeremo esempi concreti di applicazione, evidenzieremo gli errori più comuni da evitare in fase di selezione e discuteremo i molteplici benefici che derivano da una progettazione architettonica veramente sostenibile.

Ecco i temi che tratteremo:

  • Definizione e caratteristiche dei materiali per la bioedilizia
  • Esempi pratici: quando l’architettura sposa l’ecologia
  • I benefici tangibili di un’edilizia green
  • Errori comuni nella scelta dei materiali e l’importanza delle certificazioni

Cosa sono e come riconoscere i veri materiali ecologici

Definire un materiale “ecologico” in architettura richiede un’analisi che va oltre la sua origine naturale. Un vero materiale sostenibile deve possedere una serie di caratteristiche precise, valutate attraverso l’intero ciclo di vita (LCA – Life Cycle Assessment). I criteri fondamentali includono la provenienza da fonti rinnovabili e gestite in modo responsabile, come il legno certificato FSC® o PEFC, che garantiscono una gestione forestale sostenibile.

Un altro aspetto cruciale è l’efficienza energetica del processo produttivo: materiali come la paglia, il sughero o la canapa richiedono molta meno energia per essere prodotti rispetto, ad esempio, al calcestruzzo o all’acciaio tradizionali. La riciclabilità e la biodegradabilità a fine vita sono altrettanto importanti, così come l’assenza di composti organici volatili (VOC) e altre sostanze tossiche che possono compromettere la qualità dell’aria interna e la salute degli occupanti. Infine, è essenziale considerare la filiera corta: l’utilizzo di materiali locali (a km 0) riduce drasticamente l’impatto ambientale legato al trasporto.

Esempi pratici: architettura del riciclo e della natura

Il mondo offre esempi straordinari di come i materiali ecologici nell’architettura possano dare vita a edifici innovativi e altamente performanti. Un caso emblematico è la Upcycle House in Danimarca, progettata dallo studio Lendager Group. Questa abitazione è stata costruita per l’86% con materiali riciclati e di recupero, tra cui due container navali per la struttura portante, pannelli OSB da scarti di legno e isolante termico ottenuto da vecchi giornali trasformati in lana di carta.

L’impronta di carbonio di questo edificio è drasticamente inferiore rispetto a una costruzione tradizionale. Un altro esempio significativo è il padiglione EcoArk a Taipei, Taiwan. Progettato dall’architetto Arthur Huang, è il primo edificio al mondo realizzato con i “Polli-Bricks”, mattoni ecologici prodotti da bottiglie di plastica PET riciclate. Questa struttura non solo dimostra le potenzialità del riciclo su larga scala, ma è anche autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a un impianto fotovoltaico integrato in copertura. Questi progetti provano che sostenibilità ed estetica possono e devono andare di pari passo.

I vantaggi concreti di costruire verde

Adottare i materiali ecologici nell’architettura comporta una serie di benefici che si estendono dall’ambiente all’economia, fino al benessere individuale. Dal punto di vista ambientale, la riduzione delle emissioni di , il minor consumo di risorse non rinnovabili e la diminuzione dei rifiuti in cantiere sono i vantaggi più evidenti.

Economicamente, sebbene alcuni materiali ecologici possano avere un costo iniziale leggermente superiore, questo viene ampiamente compensato nel tempo. Edifici ben isolati con materiali naturali come la fibra di legno o il sughero, ad esempio, garantiscono un’altissima efficienza energetica, che si traduce in un drastico taglio dei costi in bolletta per riscaldamento e raffrescamento.

Inoltre, il valore di un immobile certificato come sostenibile è destinato a crescere nel tempo. Infine, il beneficio più importante è legato alla salute e al comfort abitativo: l’assenza di sostanze chimiche nocive e la capacità di materiali come l’argilla cruda di regolare naturalmente l’umidità interna creano ambienti più salubri e confortevoli per i loro occupanti.

Errori da evitare e il ruolo cruciale delle certificazioni

La transizione verso un’edilizia più verde non è esente da insidie. Uno degli errori più comuni è la valutazione dei materiali ecologici nell’architettura basata unicamente sul costo iniziale, trascurando le performance a lungo termine e i costi di manutenzione e smaltimento.

Come sottolineato nel position paper sull’LCA di Green Building Council (GBC) Italia, un altro errore critico è applicare la valutazione del ciclo di vita solo nelle fasi finali del progetto o confrontare materiali diversi senza un’unità funzionale e un metodo di calcolo omogeneo. Ignorare il contesto climatico e ambientale del luogo di costruzione può portare a scegliere materiali inadatti, compromettendone la durabilità e l’efficacia. Per orientarsi in questo panorama complesso, le certificazioni ambientali di prodotto sono uno strumento fondamentale.

Sigle come EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), che fornisce dati oggettivi sul ciclo di vita, o le già citate FSC e PEFC per il legno, sono garanzie di sostenibilità. In Italia, inoltre, i Criteri Ambientali Minimi (CAM), resi obbligatori dal Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023) per tutti gli edifici pubblici, forniscono requisiti precisi sulla sostenibilità dei materiali ecologici nell’architettura e da costruzione, spingendo l’intero settore verso standard qualitativi e ambientali sempre più elevati.

Affidarsi a professionisti competenti e a materiali certificati è la chiave per un’architettura realmente ecologica e a prova di futuro.

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