Perché parlare di urbanistica e pianificazione territoriale?

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Il rapporto tra urbanistica e pianificazione territoriale è un tema centrale per lo sviluppo sostenibile delle città e dei territori. Comprendere come questi due ambiti si intrecciano aiuta a leggere meglio le trasformazioni urbane e a interpretare le politiche che guidano la crescita di un’area. In questo articolo analizzeremo:

  • La definizione di urbanistica e di pianificazione territoriale
  • Il legame tra le due discipline e le differenze principali
  • Alcuni esempi pratici per capire come queste teorie trovano applicazione concreta
  • Il valore che rivestono per il futuro delle città e delle comunità

Urbanistica: la scienza delle città

L’urbanistica è la disciplina che studia, progetta e regola l’organizzazione degli spazi urbani. Nasce dall’esigenza di garantire funzionalità, vivibilità e ordine all’interno delle città, combinando esigenze abitative, produttive, infrastrutturali e sociali. Le prime forme di urbanistica possono essere rintracciate già nelle città dell’antichità, come Atene e Roma, dove il disegno delle strade e delle piazze rispondeva a criteri di efficienza e rappresentanza.

Oggi l’urbanistica si occupa di definire piani regolatori, zonizzazioni e strategie di sviluppo che bilancino densità edilizia, aree verdi e servizi. È quindi una disciplina tecnica, ma al tempo stesso sociale, perché mette al centro il benessere della collettività e la qualità della vita in città.

Pianificazione territoriale: una visione più ampia

La pianificazione territoriale, invece, ha uno sguardo più ampio rispetto all’urbanistica. Se quest’ultima si concentra principalmente sulla città e sul suo assetto, la pianificazione territoriale si occupa di gestire l’uso del suolo a livello regionale o intercomunale. In altre parole, stabilisce le linee guida per la distribuzione equilibrata delle attività economiche, agricole, turistiche e ambientali su un territorio più esteso.

Questa disciplina include aspetti come la tutela del paesaggio, la salvaguardia delle risorse naturali, la prevenzione del consumo di suolo e la gestione delle infrastrutture di collegamento tra aree diverse. Urbanistica e pianificazione territoriale sono dunque complementari: la prima opera sul dettaglio urbano, la seconda definisce lo scenario complessivo entro cui le città si sviluppano.

Urbanistica e pianificazione territoriale: esempi pratici e applicazioni

Un esempio concreto del legame tra urbanistica e pianificazione territoriale si trova nei Piani Regolatori Generali (PRG) dei comuni italiani, che devono rispettare le linee guida dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP) o dei Piani Paesaggistici Regionali. Questo significa che le scelte urbanistiche locali, come l’apertura di nuove aree residenziali o la creazione di zone industriali, devono essere coerenti con una strategia territoriale più ampia.

Un altro caso interessante è quello delle grandi città metropolitane, come Milano o Roma, dove la crescita urbana è strettamente connessa alla pianificazione delle aree limitrofe. Lo sviluppo di nuove linee di trasporto pubblico o la creazione di parchi agricoli periurbani sono scelte che nascono dall’integrazione delle due discipline. In questo modo è possibile garantire una crescita armoniosa, ridurre la dispersione urbana e valorizzare le risorse naturali.

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