Le fasi di una pratica edilizia: dal progetto al collaudo

da | News

Intraprendere un progetto edilizio, sia esso una nuova costruzione, una ristrutturazione o una semplice manutenzione, implica un iter burocratico spesso complesso e articolato. Le fasi di una pratica edilizia rappresentano i passaggi fondamentali da seguire per ottenere le autorizzazioni necessarie e avviare i lavori in modo regolare.

La prima fase di una pratica edilizia: l’idea e il progetto

Tutto ha inizio da un’idea, da un progetto che si vuole realizzare. Che si tratti di una nuova casa, di un ampliamento, o di una semplice ristrutturazione, la prima fase è quella della progettazione. In questa fase, l’architetto o l’ingegnere incaricato si occuperà di trasformare l’idea in un progetto esecutivo, ovvero un insieme di disegni tecnici che descrivono in dettaglio l’intervento da realizzare. Il progetto esecutivo è un documento fondamentale, in quanto sarà la base per tutte le successive fasi della pratica edilizia.

La seconda fase: la scelta del professionista

Una volta definito il progetto, è fondamentale affidarsi a un professionista competente, come un architetto o un ingegnere, che si occupi di seguire tutte le fasi della pratica edilizia. Il professionista avrà il compito di redigere la documentazione necessaria per presentare la pratica edilizia al Comune, come il progetto esecutivo, il computo metrico estimativo, il piano di sicurezza e coordinamento.
Dovrà inoltre presentare la pratica edilizia al Comune, seguendo le procedure previste dalla normativa vigente, e seguire l’iter amministrativo, rispondendo a eventuali richieste di integrazione della documentazione e ottenendo le autorizzazioni necessarie.
Infine, compito del professionista è assistere il cliente durante tutto il percorso, rendendosi disponibile a fornire assistenza e chiarimenti in ogni fase del procedimento.

La terza fase: la scelta della tipologia di pratica edilizia

La tipologia di pratica edilizia da presentare varia a seconda della natura e dell’entità dell’intervento. Le pratiche edilizie più comuni sono:

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): la pratica più semplice e rapida, utilizzabile per interventi di edilizia libera e per alcune tipologie di ristrutturazioni;
  • permesso di costruire: è richiesto per interventi di maggiore complessità, come nuove costruzioni, ampliamenti e demolizioni;
  • DIA (Dichiarazione di inizio attività): è stata sostituita dalla SCIA a seguito delle ultime modifiche normative.

La quarta fase di una pratica edilizia: l’iter amministrativo

Una volta presentata la pratica edilizia, inizia l’iter amministrativo. Il Comune avrà un termine per verificare la completezza della documentazione e rilasciare le autorizzazioni necessarie. Durante questa fase, il professionista seguirà l’iter amministrativo, rispondendo a eventuali richieste di integrazione della documentazione e tenendo informato il cliente sugli sviluppi della pratica.

La quinta fase: l’inizio dei lavori

Una volta ottenute le autorizzazioni necessarie, si può procedere con l’inizio dei lavori. Durante l’esecuzione dei lavori, è fondamentale rispettare il progetto esecutivo e le prescrizioni indicate nelle autorizzazioni edilizie.

La sesta fase: il collaudo e il certificato di abitabilità

Al termine dei lavori è necessario effettuare il collaudo dell’immobile, ovvero una verifica che accerti la conformità dell’opera realizzata al progetto e alle normative vigenti. Superato il collaudo, il Comune rilascerà il certificato di abitabilità, che attesta la conformità dell’immobile ai requisiti di legge e consente di utilizzarlo.

Le fasi di una pratica edilizia sono numerose e complesse. Affidarsi a un professionista competente è fondamentale per garantire la regolarità dell’intervento e evitare spiacevoli sorprese. Seguendo le indicazioni del professionista e rispettando le normative vigenti, sarà possibile portare a termine il proprio progetto edilizio in modo sicuro e nel rispetto delle leggi.

Euroflora RE-Edit: un’installazione per la Genova Design Week

Urges e l’arch. Fraschini presentano un’installazione site-specific alla Genova Design Week. Si parte dai frammenti degli allestimenti di Euroflora.

From Water to Design: il progetto di Euroflora al Blue Design Summit

A pochi giorni dalla fine di Euroflora, il progetto dell’architetto Fraschini viene presentato al Blue Design Summit come esempio del rapporto che può e deve esistere tra architettura e acqua.

Il progetto di allestimento per Euroflora 2025 selezionato per il Padiglione Italia alla Biennale di Architettura

Il progetto della XIII edizione di Euroflora è stato scelto per rappresentare l’eccellenza italiana nell’ambito del Padiglione Italia alla 19° Biennale di Architettura di Venezia.

Un sistema di servizi integrati per dare forma al tuo futuro

Pin It on Pinterest

Share This